#facebook : da utenti a clienti. Mark ci ha plasmati come voleva.

Il giovane Zuckerberg ci ha visto lungo, nel lontano 2004, quando dalla sua cameretta del campus di Harvard diede vita a Facebook.
Nella prima versione del social, per chi come me lo ricorda ancora, tutto era MOLTO  essenziale, semplice, pratico e senza fronzoli: c’era una bacheca con il tuo nome, la tua foto, i tuoi dati personali (data di nascita, città, situazione sentimentale, gusti sessuali, orientamento politico), amicizie, messaggi. Null’altro.
Si chiacchierava, si giocava, si rideva e si condividevano momenti di svago. Sì, forse qualcuno ogni tanto discuteva, pure animatamente,  ma la cosa restava abbastanza contenuta, tra gli amici che conoscevi. Perché il giro era quello dei tuoi contatti, al massimo qualche conoscente o suggerimento di amicizia che tu aveva mandato un amico.
Era un modo simpatico di trascorrere la serata, quando non uscivi , quando tornavi da lavoro, quando avevi finito di studiare, quando avevi un po’ di tempo, perché PRIMA bisognava essere connessi al PC, mica esistevano gli smartphone che ti tenevano perennemente connessi? Dunque era uno svago, relegato all’ambiente della propria cameretta.

Poi, col tempo, c’è stata la velocissima evoluzione della comunicazione, del mondo digitale,e Mark ovviamente non si è lasciato sfuggire l’occasione. Risultato?
Siamo perennemente connessi col mondo, condividiamo qualunque cosa, e il giovane Zuckerberg si è messo a studiarci. Ci ha resi dei DROGATI DA SOCIAL, ogni cosa deve essere mostrata agli altri, perfino la persona più semplice e che si riteneva forse banale, si è sentita “importante”. Mark ha toccato il nostro EGO, lo ha coccolato, lo ha soddisfatto, rendendoci suoi sudditi.
E intanto ci osservava.
Sì sì, lui è un maestro in questo ed ha osservato TUTTO di noi, lo ha immagazzinato, e ci ha trasformati in CLIENTI, offrendoci continuamente prodotti da acquistare. Perché, paliamoci chiaro, Facebook è gratuito e non genera introiti da sé, un modo bisognava trovarlo per farlo fruttare!
Ma non solo, lui è andato oltre: ha dato a NOI utenti la possibilità di diventare, “come lui”… imprenditori! Grazie alle inserzioni su Facebook, chiunque avesse un’attività da promuovere o una professionalità da sponsorizzare è diventato suo CLIENTE. Ne ha perso però la comunicazione tra le persone, la spontaneità degli inizi, la genuinità dei primordi. Tutti ormai hanno un profilo Fb, DEVONO AVERLO, anche le aziende più importanti, i personaggi pubblici, le tv, i giornali.
Le bufale dilagano sulla rete, non si distingue più il vero dal falso, le persone fanno cose assurde e le mostrano sui social per diventare popolari.
Questo genere di comunicazione ci ha IMBARBARITI…tutti quanti.
Le cose non si possono fermare, ci mancherebbe…ma MIGLIORARE magari sì.
Io ci spero sempre.

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